85×65 maglie calcio

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Il 12 luglio, al Monumental di Buenos Aires, l’Uruguay piega i cileni grazie alla rete di Bengoechea al 56′ e vince la sua tredicesima Coppa America, la seconda consecutiva. La Celeste vince il girone contro Cile ed Ecuador, grazie alla vittoria finale contro i cileni al Centenario e torna al mondiale dopo 12 anni. Nell’edizione 1993 in Ecuador, la Celeste gioca il primo turno contro i padroni di casa, gli USA e il Venezuela. Due anni dopo, nell’edizione ’89 in Brasile, gli uruguaiani, allenati ora da Óscar Tabárez, sfiorano il tris, piazzandosi secondi nel girone finale dietro ai padroni di casa. Nell’edizione 1997 della Coppa America, disputata in Bolivia, la Celeste viene clamorosamente estromessa al primo turno, nonostante l’arrivo in squadra di Álvaro Recoba. Per nulla intimoriti dalla levatura degli avversari, gli uruguaiani sorprendono tutti, andando in gol con Alzamendi a fine primo tempo e difendendo il punteggio fino alla fine. Dopo i gol di Gutiérrez e Dunga, si presenta sul dischetto Martínez: il giovane attaccante uruguaiano spiazza Taffarel e regala all’Uruguay la sua quattordicesima Coppa America, pareggiando così il conto con i successi dell’Argentina. La Seleção passa in vantaggio nel primo tempo con il promettente Túlio, ma nella ripresa una perfetta punizione calciata da Bengoechea si insacca a fianco di un Taffarel rimasto immobile.

Nello stesso anno la Celeste stacca il biglietto per Italia ’90, facendo immaginare che la nazionale sudamericana stia progressivamente tornando agli alti livelli di un tempo. Successivamente, nacquero i gruppi degli Ultras Pistoia (attivi dal 1999), composti dalle nuove generazioni e che prese il comando della Curva Nord dopo le brigate, i 1982 (attivi dal 1999) formato dal direttivo delle Brigate Arancioni che inizialmente uscirono dalla Curva Nord per piazzarsi in gradinata, per poi tornare in Curva Nord dopo 7 anni, Le Vecchie Brigate (dal 1995), i Barba Group, i Balordi, il Ceppa Clan, le Menti Perdute e i Tipi Loschi (attivi negli anni 90 fino agli inizi del 2000). Dagli anni 2000, poi, nacquero gli Ultima Guardia (attivi dal 2007 al 2013) e Curva Nord 1921 (attivo dal 2013 al 2016). Colpa di fallimenti, risultati poco appaganti e gestione societaria scadente degli ultimi venti anni il movimento Ultras a Pistoia si è ristretto ma non ha fermato la voglia di tifare e adesso il gruppo portante della curva nord è MilleNovecentoVentuno, seguito dagli storici 1982, Tutt’intinti, 21Aprile e Only Orange. Nel 1999 la crisi della Celeste è palese. L’esordio contro le furie rosse porta notevoli rimpianti alla Celeste, che sbaglia un rigore con Ruben Sosa e alla fine non va oltre lo 0-0. Nel secondo confronto col Belgio di Scifo l’Uruguay non entra mai in partita, finendo battuto con un perentorio 1-3. Per il passaggio agli ottavi occorre una vittoria contro la Corea del Sud, obiettivo sulla carta abbordabile: invece l’Uruguay rischia grosso e solo un gol di testa del giovane Daniel Fonseca al 90′ consente alla Celeste di agguantare il terzo posto.

Il Brasile, partito forte in cerca della rimonta, trova il gol a metà primo tempo con Jorginho. La Celeste cerca il riscatto contro i peruviani, per l’eliminazione alle qualifazioni mondiali di 2 anni prima, e nella semifinale di andata, a Lima, strappa un pesante successo esterno (0-1) grazie al solito Aguilera. Ai mondiali in Italia l’Uruguay gioca al primo turno nel gruppo E, contro Spagna, Belgio e Corea del Sud. Di lì a poco fallisce anche la qualificazione ai mondiali di Francia ’98, classificandosi terzultima nel grande girone unico sudamericano, introdotto in quell’occasione dalla FIFA. Il fallimento sembra più vicino che mai e solo una massiccia campagna abbonamenti (oltre trecento tessere registrate nel giro di dieci giorni tra fine giugno e i primi giorni di luglio), convince il sindaco e i soliti pochi imprenditori sempre vicini alla causa a consegnare nelle mani del direttore generale Leo Vinci un budget decisamente ristretto per tentare di salvare la categoria. Rispetto a quanto fatto ad Admiral nei primi anni ’80 Umbro optò con continuità per il blu navy e una minor presenza del rosso.

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