Rossi pensò di lasciare il paese e di ritirarsi dal mondo del calcio giocato a seguito della squalifica: «Provavo disgusto per il calcio. Col Lanerossi retrocesso, Rossi rimase in massima categoria passando al Perugia, in quegli anni rampante «provinciale» in ascesa. 1961-62 – 7º nel girone A di Prima Categoria Piemontese. Le partite iniziano dagli ottavi di finale dove la vincitrice di ogni gruppo incontra la seconda classificata di un altro girone. La classifica finale del campionato di Serie C1, girone B, verrà sconvolta dai giudici sportivi a causa dell’illecito sportivo tra Perugia e Acireale e la mancata iscrizione per motivi finanziari di Catania, Messina e Casertana. Pochi giorni dopo il declassamento biancorosso, i giornali annunciarono il passaggio di Rossi al Napoli, ma il giocatore negò il fatto e affermò: «Lo spiego a Giorgio Vitali, il direttore sportivo che fa di tutto per convincermi: “No grazie, per me viene prima la vita e poi la professione, il calcio. Nella sua stagione d’esordio in biancorosso, Rossi venne subito schierato titolare, mantenendo il posto in squadra per tutta l’annata.
Anche grazie alle loro gesta in nazionale, oltre al contributo dato nel proprio club, hanno vinto il Pallone d’oro, massimo riconoscimento individuale per un calciatore, Gianni Rivera (1969), Paolo Rossi (1982), Roberto Baggio (1993), Fabio Cannavaro (2006) e l’oriundo Omar Sivori (1961). Il termine «oriundo» è diffusamente usato per indicare un calciatore di nazionalità straniera ma di origine italiana, equiparato nella normativa sportiva ai cittadini della penisola e perciò ammesso a far parte della nazionale azzurra; è stato il caso di Anfilogino Guarisi, Atilio Demaría, Luis Monti, Enrique Guaita e Raimundo Orsi campioni del mondo con l’Italia nel 1934, di Michele Andreolo campione del mondo nel 1938, di Mauro Germán Camoranesi campione del mondo nel 2006, di Jorginho, Emerson Palmieri e Rafael Tolói campioni d’Europa nel 2021, e di diversi altri calciatori a partire dagli anni 1930 fino a oggi. Il 4 luglio 2006 l’estate era già finita da diciannove giorni, mio padre avrebbe avuto cinquattaquattro anni e due giorni appena, sarebbe stato in casa per lo meno dalle otto e mezzo di sera.
Importante anche il rapporto instauratosi col patron del club vicentino, Giuseppe Farina, che Rossi ritrovò nel decennio seguente come presidente del Milan e che così ricordò: «È stato un presidente unico, quarta maglia juve pur con tutti i suoi difetti. Ovviamente, avevamo anche fatto altre richieste che non sono state recepite o che, come ci è stato promesso, verranno recepite in futuro, magari in altri testi. Con la gente che, me lo raccontava Sivori tempo fa, mi compra le sigarette e dorme per strada sotto casa mia, per vegliarmi: sono molto cari, ma non sono la persona giusta. L’offerta più alta fu quella di Farina che, al fine di tenere il giocatore, per metà cartellino offrì al presidente juventino Giampiero Boniperti ben 2 miliardi e 612 milioni. Il presidente Farina aumentò l’ingaggio di Rossi da 8 a 50 milioni e lo convinse a restare; infatti, nonostante l’ottima stagione, la Juventus decise di non riscattare l’idolo di Vicenza, prolungando la comproprietà e acquistando Pietro Paolo Virdis. La formula della cessione, perfezionata tra Giussy Farina e il presidente dei grifoni Franco D’Attoma, era il prestito per due annate (500 milioni a stagione).
Riuscì a riprendersi a metà del girone d’andata e Rossi segnò persino due doppiette ai danni di Fiorentina e Roma, guadagnandosi le prime pagine dei giornali. Accusato di aver truccato la partita Avellino-Perugia (nella quale firmò peraltro una doppietta), Rossi venne squalificato dalla CAF per due anni, perdendo così anche la possibilità di partecipare con la nazionale all’imminente campionato d’Europa 1980 casalingo. Raccontò così la vicenda che lo fece condannare: «Dopo cena, mentre sto giocando la solita partita a tombola, tanto per ammazzare il tempo, mi si avvicina il mio compagno Della Martira: «Paolo, vuoi venire un attimo che ci sono due amici che vogliono conoscerti?». L’ultima partita del raggruppamento fu pareggiata contro la Norvegia, un 0-0 che consentì agli irlandesi di superare il turno come secondi classificati per la differenza reti e lo scontro diretto vinto contro l’Italia. «Rispondo: «Il pareggio non è un risultato da buttare. L’Avellino ha un punto in meno di noi, ha vinto con la Juve e ha perso soltanto con il Torino». Nel corso della sua carriera ha vestito le maglie di Wolverhampton, Coventry City, Inter, Leeds Utd, Tottenham (con cui ha vinto una Coppa di Lega nella stagione 2007-2008), Liverpool, Celtic, West Ham Utd, Aston Villa, LA Galaxy (con cui ha vinto 3 volte la MLS venendone eletto il miglior giocatore nel 2014) e ATK.
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