Il Chievo si appresta a debuttare in serie A, circondato dall’attenzione dei mass media, che vedono nella società gialloblù una sorta di simpatica Cenerentola, destinata a non avere scampo nel calcio dei grandi e a ritornare rapidamente in serie B; tuttavia, in poco tempo, i clivensi faranno forzatamente ricredere tutti coloro di tale veduta. Alla nona giornata il Chievo guida la classifica con 4 punti di vantaggio sulle seconde e, il 18 novembre 2001 nel posticipo serale, si gioca l’attesissimo primo derby in serie A con l’Hellas Verona: i giorni antecedenti la gara sono caratterizzati da un’attesa febbrile. Al trentasettesimo il Chievo conduce per 2-0 in seguito alle marcature di Eriberto e Corini, ma l’Hellas ribalta il risultato, aggiudicandosi la partita per 3-2. Al termine della gara il tecnico del Verona Malesani, che in passato era stato per quattro stagioni allenatore clivense, si reca a festeggiare platealmente sotto la curva clivense; questo gesto attira l’ira dei sostenitori del Chievo, che si sentono offesi da un’esultanza tanto ostentata. I gialloblù proseguono nel sorprendere: alla terza giornata sfiorano la vittoria a Torino nella gara con la blasonata Juventus, persa per 3 a 2 dopo essersi portati in vantaggio di due marcature.
Nel girone di ritorno Cerbone ritrova la vena realizzativa dopo aver disputato l’intero girone sotto tono. Dopo aver condotto diverse operazioni di carattere logistico per le diverse squadre, il 12 luglio seguente Montanari annuncia il cambio di denominazione in Associazione Calcio Robur Siena 1904 e il ritorno alla forma statutaria di società per azioni. In ambito musicale, nella canzone Sapore di pinne (il figlio di Rapput) contenuta nell’album del 1991 Paté d’animo di Claudio Bisio, una strofa recita «Poi lo Sparta aveva perso 5 a 0 con il Parma (e questo dato già conferma Theodorakis fuori forma)». Un nuovo programma di recupero da seguire per poi trovare l’accordo ‘a gettone’ con i brasiliani del Corinthians, squadra di San Paolo. La stagione inizia male, con la squadra che alla sesta giornata si trova penultima, e reduce da quattro sconfitte consecutive. Partito Baldini, la squadra viene affidata a Domenico Caso per la stagione 1998-99, mentre i principali acquisti sono rappresentati dal portiere Roma e dal centrocampista Daniele Franceschini. “ Non sono malato di calcio mi ero perfino dimenticato che c’era la finale e non l’ho neppure vista. La promozione clivense viene vista come un evento clamoroso, e suscita enorme stupore in tutta Italia viste le dimensioni di Chievo, che conta circa 2 500 abitanti.
La matematica certezza della promozione in serie A viene ottenuta il 3 giugno 2001, quando il Chievo, di fronte a circa tredicimila spettatori presenti al «Bentegodi», sconfigge per 2-0 la Salernitana, e ottiene il terzo posto definitivo. A fine stagione la squadra riesce a sconfiggere per 2-0 un Verona lanciato verso la promozione. Alla fine del girone d’andata il Chievo si trova a centro classifica. A fine stagione c’è l’addio dell’allenatore Baldini. Già nei due Clásico della scorsa stagione i catalani (il cui sponsor centrale sulla maglietta è Spotify) avevano cambiato divisa con loghi dedicati al mondo musicale: prima quello dell’ultimo album della cantante pop Rosalía (Motomami, in alto) e, prima ancora, il logo del rapper Drake (in basso). Connesso al Giardino di Boboli, nei secoli è stato continuamente arricchito e ampliato fino a diventare uno dei complessi artistici più rilevanti della città, ospitando otto ricchi e importanti musei: la Galleria Palatina, gli Appartamenti monumentali, il Museo degli argenti, la Galleria d’arte moderna, la Galleria del costume, il Museo delle Berline Storiche, il Museo delle porcellane e il Museo delle carrozze. Ad ottobre inoltre vengono effettuati gli ulteriori innesti di De Cesare, di Pivotto e soprattutto di Eugenio Corini, che successivamente diverrà uno dei più rappresentativi giocatori ad aver vestito la maglia del Chievo.
I giocatori a scendere in campo sono Lupatelli, Moro, D’Angelo (C), D’Anna, Lanna, Eriberto (56′ D.Franceschini), Corini, Perrotta, Manfredini, Corradi (89′ F.Cossato) e Marazzina (62′ De Cesare). Il momento migliore del campionato è a dicembre quando, espugnato il campo del Vicenza, il Chievo torna a sperare in qualcosa in più della semplice salvezza, ma un netto calo di risultati riporta la squadra nei bassifondi della classifica. L’interesse mediatico nei confronti della squadra raggiunge i massimi livelli: troupe televisive di tutto il mondo si recano al centro di allenamento della squadra, Veronello, per intervistare dirigenti e giocatori. Oltre a Perrotta, giungono in riva all’Adige il portiere Lupatelli, che sostituisce il partente Marcon, e Marazzina dalla Reggina, mentre gran parte dei giocatori dell’anno precedente vengono riconfermati. La formazione tipo dell’annata è solitamente composta da Marcon, Moro, D’Angelo, D’Anna, Lanna, Eriberto, Corini, Barone, Manfredini, De Cesare e Corradi. La coppia Balestro-Miani viene riconfermata a guidare i clivensi anche per tutta la stagione 1999-00, come anche gran parte della squadra: partono il portiere Roma, il difensore Pivotto e i centrocampisti Frezza, Giusti e Lombardini, mentre gli arrivi più significativi sono quelli del portiere Marcon, del difensore Longo e, a stagione in corso, di Moro, Aglietti, Fantini, Doga e Cimarelli.