Le maglie calcio bambino sono uno dei desideri più grandi di ogni piccolo fan. I tifosi torinesi sono fan di queste maglie a strisce bianche e nere da decenni. Benvenuto nella sezione dedicata alle maglie del Bari Calcio, il punto di riferimento per tutti i tifosi biancorossi che desiderano indossare con orgoglio i colori della propria squadra del cuore. A quei tempi lavorare con un personaggio come il Trap non può che non inorgoglire chiunque, quindi anche me, ho appreso e imparato tantissime cose e se adesso sono un allenatore di Uefa Pro devo ringraziare lui, fu lui che mi impose di iscrivermi al corso di seconda categoria e poi a quello di prima categoria, mentre io volevo solo tenere quello di terza categoria, perché mi sarebbe piaciuto fare il DS, invece ancora una volta il Trap aveva visto giusto e così sono arrivate piccole soddisfazioni, in primis quello di aver avuto la possibilità di allenare in Albania in serie A e di andare in Ukraina per una squadra di serie B, maglie calcio personalizzate purtoppo con un annullamento di contratto per motivi di guerra. La replica della maglia azzurra è prodotta dalla ditta Puma, facendo uso della particolare tecnologia Drycell, che assorbe l’umidità e il sudore dalla pelle trasferendoli subito sullo strato esterno, in modo da mantenere il corpo il più asciutto possibile; la replica riproduce i colori e la foggia adottati durante la stagione 2016-2017, incluse le righe verticali in rilievo sulla parte anteriore della maglia, i loghi Puma e il simbolo della squadra con tricolore e logo FIGC, ma priva di nome e numero.
Maglia blu scuro, con la solita striscia di bandiera francese sulle spalle, ma con un motivo frontale a righe rosse e bianche che creano un grande contrasto di colori. Il torso presenta un motivo di piccole linee spezzate e sulle spalle troviamo le tre strisce adidas nei colori della bandiera italiana. Dal 2011 sulle alture che dominano il paese e il centro vicino di Buddusò è stato installato un parco eolico, dotato di 69 turbine prodotte dall’Enercon, azienda che si occupa di energie rinnovabili. Il costume femminile è formato da su mucadore in lana, di colore nero o castano, dal busto – su giustinu – di colore rosso e oro, irrigidito con telaio di giunco, che si posiziona sopra sa camija in cotone bianco. Completano il costume su tzintulone (cintola in pelle nera o castana), sas raghittas in orbace nero usate sopra sas ragas in cotone bianco e sas caltzittas (i gambali) in orbace anch’essi. I colori rossoneri della maglia del Milan nascono da un’idea di Herbert Kilpin, fondatore e capitano del “Milan Football and Cricket Club” e dalla sua famosa frase: «Rosso come il fuoco e nero come la paura che incuteremo ai nostri avversari!».
Sia la maglia casalinga che quella da trasferta sono monocolore, la prima rossa e la seconda bianca, a voler riprendere come da usanza i colori della bandiera nazionale. Nel 1668 si conteranno 118 abitanti (65 donne e 53 maschi), mentre la prima notizia su un parroco del villaggio è del 1691, tale Domenico Cossu. Appuntamento storico per il calcio giapponese, la prima partecipazione al Mondiale in un momento che vedeva imporsi talenti nipponici anche in campionati importanti (basti pensare al seguito di Nakata in Italia). Nel 1965 Nasce la foresta demaniale di Terranova e nel 1986, a seguito delle procedure di rimboschimento completate dalla ditta Sarfor Spa e la costruzione del laghetto di Sa gianna de s’ercula di circa 3 ettari, tali terreni comunali passeranno in concessione trentennale all’Azienda foreste demaniali, oggi agenzia Forestas. Ma nonostante la costruzione nel 1692 della chiesa di San Giovanni, pochi anni dopo, nel 1698, la parrocchia di Alà viene unita a quella di Buddusò, appunto per la pochezza di abitanti (276, di cui 161 donne e 115 maschi nell’anno in questione). Dopo un breve periodo di emigrazione di massa culminato negli anni ottanta con il minimo storico di abitanti (nel 1991 erano 1830), il paese è riuscito a riprendere vigore sulla spinta del boom turistico della vicina Gallura.
Quattro anni più tardi, la chiesa di Santa Maria viene ricostituita in rettorato autonomo sotto il titolo di Sant’Agostino: nel periodo di unificazione con Buddusò la parrocchia era dedicata a san Giacomo. Le altre feste religiose si concentrano in un periodo compreso tra maggio e giugno. Il 4 maggio 1832 viene presentato a Torino il progetto preliminare della strada che unirà a fine secolo Nuoro con Monti, che romperà l’isolamento in cui ha vissuto Alà per secoli. Anche i comitati di festeggiamento civile per i santi venerati in paese sono soliti interloquire con la popolazione mediante manifesti pubblici redatti il più delle volte in sardo. Poesie che poi venivano tramandate oralmente e che diventavano a volte veri e propri proverbi o modi di dire. Nuoce al mercato e nuoce a se stessi, con tessuti che molto spesso irritano la pelle, o maglie che durano giusto due lavaggi per poi sbiadire o assumere tonalità più strane.