In più c’è il progetto dell’Inter Media House che ha l’ambizione di produrre e distribuire contenuti e servizi in ottica sempre più personalizzata. “Sono valori perfettamente allineati alle aziende dei media digitali di successo“. Se la Roma dovesse riuscire a prenderlo per metterlo alle spalle di Alisson, sarebbe un’operazione perfetta soprattutto in proiezione futura, al contrario potrebbe essere un rischio enorme. Ora però qualcosa sembrerebbe cambiare grazie anche alle proprietà cinesi delle due squadre milanesi. Per farlo, oltre al digitale ci vuole però anche qualche vittoria sul campo. Il calcio è emozione e Ramirez incarnava le ambizioni di ogni tifoso del Bfc non ancora vittima del sonno della mediocrità, le emozioni di quelli che si erano fin qui salvati dal tam tam dei debiti, di “20 milioni però sono una bella cifra”, del calcio che a Bologna si può fare solo tendendo la mano. Quando lo spagnolo e tifoso del Real Rafael Nadal ha vinto il 2017 US Open di tennis, seconda maglia real madrid il club ha celebrato la vittoria su Instagram e Facebook. Nella sua prima stagione in blaugrana conquista la supercoppa nazionale ed il 14 maggio 2023 si laurea per la prima volta campione di Spagna, in seguito alla vittoria per 4-2 nel derby contro l’Espanyol.
Il Tago, quieto, lento e allo stesso tempo maestoso bagna Toledo, antica roccaforte medievale arrampicata su una collina situata proprio al centro della Spagna, capitale dell’omonima provincia di Toledo appartenente alla Comunità Autonoma di Castilla-La Mancha e si trova giusto a una settantina di chilometri dalla capitale spagnola Madrid. I nerazzurri non perdono in casa contro avversarie di Liga da otto gare (V3 P5), ovvero da un 2-0 contro l’Alavés agli ottavi di Coppa UEFA 2000/01. Si tratta dell’unica sconfitta interna contro una squadra spagnola in 18 confronti (V9 P8). Lascia la squadra anche il canterano Jesé, venduto al Paris Saint-Germain per una cifra intorno ai 25 milioni di euro. Magari a chi, due anni fa, donò 100 euro a questo Bologna. In mezzo anche la vicenda calcio scommesse, le telefonate fantasma, lo smantellamento completo dell’unica squadra che aveva strappato un sorriso da 15 anni a questa parte. Non è necessario che i proverbi dicano la verità, ma chissà perché quando c’è di mezzo il Bologna le cose sono sempre più grottesche anche di quanto possa sfornare una perfida immaginazione. Senza Gillet, Raggi, Portanova, Mudingayi, Ramirez e Di Vaio quel Bologna non esiste più. I più fedeli difensori delle politiche guaraldiane, coloro che volevano tapparsi occhi e orecchie di fronte ad un presente fatto di rastrellamento quote societarie a suon di immobili ed un futuro di prestiti secchi o giocatori reduci dal Vietnam da affidare all’Isokinetic, anche loro che “in Guaraldi I Trust” erano convinti che questa politica ultraminimalista fosse finalizzata a trattenere Ramirez.
Bologna, peggio delle delusioni sul campo. Del resto a Bologna siamo abituati a tutto: dalle nuove maglie presentate con un bambino con la casacca del Milan in prima fila, da un sito internet in cui i nuovi giocatori non avranno un volto fino a quando arriverà la Panini a fotografarli, fino a magliette per bambini messe in vendita con due strisce più strette delle altre. 7% di Ramirez per 15 milioni? Guaraldi ha finalmente il 51% di questo scempio e in due anni il BFC gli è costato meno, numeri alla mano, della sola vendita di Ramirez. L’annata 1988-1989 è eccezionale perché il club ottiene il double conquistando il titolo francese dopo 17 anni di digiuno e la sua decima Coppa di Francia, battendo in finale il Monaco per 4-3 a Parigi al Parco dei Principi, il 10 giugno 1989, con in panchina Gérard Gili. 1966-1967 – Campione di Spagna (12º titolo). Vince la Supercoppa di Spagna (12º titolo).
Con i colori biancorossi sta segnando di più, quasi 14 punti di media, ma continuando a fare molta fatica da tre (29.8%). Nello spot di ala l’esperto KC Rivers, classe 1987 nativo di Charlotte dal curriculum importante. Non è mancato il ringraziamento degli spagnoli attesi dal Barcellona: «È un orgoglio per il Real Madrid indossare i nostri colori durante questa stagione come omaggio al 60 ° anniversario della finale di Stoccarda, dove abbiamo affrontato un club amico». Non rientrando nei piani del tecnico Louis van Gaal, alla fine della stagione 1997-1998, dopo un altro campionato vinto, lascia il Barcellona dopo essere sceso in campo in totale per 421 volte con il club, risultando tra i più presenti in maglia blaugrana. Il 20 maggio si chiude la stagione dell’Atlético con il secondo posto in campionato (non accadeva dalla stagione 1990-91) e con l’addio di Fernando Torres che nell’occasione indossa la fascia di capitano e realizza una doppietta. Sarai finalmente un giocatore di calcio eccezionale in un posto normale, un posto in cui i tifosi del tuo club non sono convinti che la loro sopravvivenza dipenda dalla tua cessione. Una piattaforma multimediale che darà la possibilità di estendere i valori del marchio Inter dall’intrattenimento all’innovazione, dalla creatività al design.