Vasco da Gama. Resta in patria un solo anno, trasferendosi negli Stati Uniti: gioca per una stagione nei Miami Sharks, squadra militante nell’American Soccer League (ASL), una sorta di seconda divisione nazionale del calcio statunitense a livello dilettantistico. Veste i colori dell’Ebolitana per un paio d’anni, trasferendosi al Benevento nell’annata 1991-1992, maglie più belle calcio nuovamente nel quarto livello del calcio italiano. Dopo un paio d’anni, nel 1979 tenta l’avventura europea, accasandosi all’Atlético Madrid, club spagnolo con il quale firma un triennale, portandosi appresso anche parte della famiglia. Segna 14 gol in 24 sfide di Liga nella prima stagione e nel suo secondo anno spagnolo firma 8 reti. Nella seconda fase a gironi i verdeoro affrontano Perù (3-0, doppietta di Dirceu), Argentina (0-0) e Polonia (3-1), passando anche il secondo girone dietro l’Argentina a pari punti, ma a causa della differenza reti l’Argentina termina prima e arriva alla finale contro i Paesi Bassi, mentre il Brasile arrivato secondo deve affrontare l’Italia nella finale per il terzo posto, poi vinta 2-1 in rimonta con una rete proprio di Dirceu. Nel 1972 lo nota e lo inizia a convocare in Nazionale il CT del Brasile Mário Zagallo, che lo inserisce nella lista dei partecipanti per le Olimpiadi di Monaco di Baviera 1972: Dirceu segna sia contro la Danimarca (3-2 per i danesi) sia contro l’Ungheria (2-2), ma i brasiliani terminano il proprio girone all’ultimo posto, anche dietro all’Iran (sfida persa 1-0), ed escono dal torneo.
Al termine del Mondiale, è elogiato dalla stampa che lo descrive come uno dei migliori al mondo dietro all’attaccante argentino Kempes e al libero olandese Krol. Sei anni dopo l’ultima partita giocata, la nazionale albanese si iscrisse alle qualificazioni al mondiale di Spagna 1982. Terminò il girone al penultimo posto, dietro Germania Ovest, Austria e Bulgaria e davanti alla Finlandia (che chiuse a pari punti con l’Albania, 2) con un bilancio di una vittoria (2-0 contro la Finlandia il 3 settembre 1980 a Tirana) e 7 sconfitte. Ebbe poi una appendice sportiva dedicata al calcio a cinque, per alcuni anni parallela a quella del calcio a undici: dato che all’epoca non vi erano norme che vietassero il doppio tesseramento, giocò una stagione nel Bologna in serie A e nelle due successive in serie B con la Giampaoli-Gaudianello di Ancona (nella stagione 1993-1994 realizzò 16 reti in 26 partite). Da un club che racchiude la propria epoca d’oro in pochi anni a uno che, da sempre, fa della vittoria la propria cifra distintiva. Non scende più in campo, restando in panchina nelle successive quattro partite del Mondiale e la Nazionale verdeoro, data anche in questa edizione tra le favorite alla vittoria finale, è eliminata nella seconda fase a gironi dopo la sconfitta patita contro l’Italia (3-2). Secondo lo stesso Dirceu, il Brasile ha perso il Mondiale a causa della troppa pressione per via del fatto che erano dati come Nazionale favorita al successo e anche per la scarsa motivazione.
Zagallo lo porta anche al Mondiale 1974 in Germania Ovest: i verdeoro passano il primo girone, comprendente Scozia, Jugoslavia e Zaire, grazie a due pareggi e il successo per 3-0 sulla Nazionale africana. Escluso dalla lista dei 22 brasiliani per il Mondiale 1986, la televisione messicana decide di contattare Dirceu, già popolare nel Paese per aver giocato bene con la maglia dell’America, proponendogli di fare il telecronista. Dopo numerosi anni, la prima maglia cambiò per la stagione 1945-1946, dove la maglia rimase sempre a tre righe, ma due nere, ed una rossa centrale. La nuova Salernitana, nelle primissime battute della stagione, sembrò in grado di ripetere gli exploit del ciclo precedente: nella nuova Coppa Italia di quella stagione, fu subito protagonista del girone eliminatorio, arrivando prima a pari merito con il Napoli, ma finendo eliminata per peggior differenza reti (-1) negli scontri diretti con gli azzurri. Per l’orientamento politico di estrema sinistra e l’ostilità contro il fascismo e il razzismo, la Curva Est intrattiene buoni rapporti con alcune curve, sia italiane sia straniere: gemellaggi sussistono con gli ultras di Atalanta, Sampdoria, Casertana, St. Fabio Monti, Gli allenatori nascono a centrocampo, in Il Corriere della Sera, 3 dicembre 2004, p.
Antonio Massari, Bitonto vuole volare alto ‘il futuro è tutto gol e web’, in La Repubblica, 17 febbraio 2004, p. Oliviero Beha, Intanto col Napoli sbaglia tre rigori, in La Repubblica, 22 aprile 1994, p. Franco Rossi, Anche Bertoni a Napoli Selvaggi all’Udinese, in La Repubblica, 7 luglio 1984, p. A Napoli gioca 30 incontri e realizza 5 reti in campionato, mentre il club riesce ad ottenere la salvezza a due giornate dal termine del campionato. Il Brasile passa il primo girone al secondo posto grazie alla differenza reti favorevole contro la Scozia, ch’era arrivata a pari punti con i sudamericani. Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale – Rep. «Nel marzo del 2014 la nazionale del Kosovo ha giocato la sua prima partita di calcio ufficiale, un’amichevole contro Haiti. Prima dell’inizio del torneo, la squadra è interessata da un discreto movimento in entrata ed uscita. Nell’estate del 1989 decide di tornare in Italia, ad Eboli, andando a rinforzare la squadra locale nel campionato Interregionale: il centrocampista brasiliano gioca per l’Ebolitana per via della conoscenza con il presidente della società, un imprenditore che lo fa abitare in una delle sue ville durante il suo periodo ad Eboli.